di Marco Teruggi
da https://www.pagina12.com
Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it
Pubblichiamo come contributo alla discussione sulle prospettive della politica estera statunitense
Associazione Politico-Culturale Marx XXI
Biden, Venezuela e America Latina
La pedagogia econometrica, ovvero come crescere una generazione di balilla neoliberali
di Emanuele Dell’Atti
da https://socialismodelsecoloxxi
Anche se la notizia del prolungamento dell’anno scolastico non è ufficiale, il dibattito che ha scatenato è reale, come reale è la retorica che lo sottende. Una retorica intrisa di luoghi comuni e veicolata da una radicata ideologia che considera la scuola – e in generale tutto ciò che non produce profitti ma è solo una voce di spesa nei bilanci – non una risorsa da potenziare, ma un problema da risolvere. Ma, al netto del dibattito corrente, per inquadrare tutto quel che appare come un fenomeno episodico o una sortita dell’ultima ora, occorre guardare a quanto sta accadendo al mondo della scuola da almeno vent’anni. Ci si accorgerà che, ogniqualvolta si parli di politiche scolastiche come “esigenza prioritaria” del paese, c'è sempre da temere: sotto, infatti, non c'è mai uno spirito di rilancio autentico e disinteressato della scuola come “tempio della formazione” e una riqualificazione dei docenti come vettori di “saperi infunzionali”, ma sempre interessi ed esigenze di altra natura.
L’aggressione ai diritti dei lavoratori e la questione sindacale: un confronto Italia-Francia
da https://ottobre.info
Dopo il crollo del campo socialista e la fine della guerra fredda che aveva, in una pur minima misura, tenuto a bada gli appetiti più voraci dei capitalisti nei confronti dei diritti lavoratori, dall’inizio degli anni ’90 in poi è ricominciato a spron battutto l’attacco sistematico alle condizioni di vita della classe lavoratrice. Da quel torno di tempo in avanti misure di compressione salariale, privatizzazioni, sconti alle imprese, delocalizzazioni e precarizzazione del mercato del lavoro costituirono le armi principali con le quali la borghesia italiana tentò di frenare la caduta dei profitti. Sarebbe superfluo elencare le menzogne manifeste e smentire le banalità con le quali la classe dominante ha tentato di imbellettare e giustificare tutti questi processi (dalla ricerca della produttività perduta, ai fantastici vantaggi dell’ultra flessibilità lavorativa), pertanto ci focalizzeremo su uno degli aspetti più gravi dell’aggressione generale a danno dei lavoratori compiuta negli ultimi decenni: l’istituzione crescente di forme di lavoro precario. In aggiunta proveremo a delineare alcuni temi importanti come la questione sindacale confrontondo la situazione del nostro paese con le esperienze di paesi vicini come la Francia.
Recensione a Giorgio Borrelli, Ferruccio Rossi-Landi: Semiotica, economia e pratica sociale, Bari, Edizioni del sud, 2020
di Francesco Galofaro
L’ottimo libro di Giorgio Borrelli rilegge un grande semiotico e marxista italiano: Ferruccio Rossi-Landi (1921-1985). La sua opera accostò la tradizione di pensiero inaugurata dal filosofo di Treviri con la filosofia del linguaggio di Wittgenstein e con la semiotica nascente, prendendo a prestito, in particolare, il pragmatismo di Charles Morris. Il principale ambito delle ricerche di Rossi-Landi consiste nell’essersi fatto carico dello studio dei sistemi di segni in relazione ai modi di produzione e alle ideologie: senza il primo non è possibile rendere conto fino in fondo di come avvenga la riproduzione della società. Nella teoria marxista vi è una sorta di “casa vuota”, tra struttura economica e sovrastruttura culturale. Si tratta di una lacuna, senz’altro, ma anche, secondo Dileep Edara (2016), della “lettera rubata” che mette in moto il meccanismo dell’indagine marxista. Questa lacuna è colmata, secondo Rossi-Landi, dalla lingua.
Un grottesco sfregio alla Costituzione
di Gianfranco Pagliarulo presidente nazionale Anpi
da https://www.patriaindipendente.it
L’ordine del giorno di Genova: una proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda comunista e la produzione e la vendita di oggetti e simboli che richiami a tale ideologia; in frantumi l’articolo 3 e 21 della Carta, cioè le libertà
Altri articoli...
Pagina 4 di 1253