Il 19° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

19eipcoNota e traduzione a cura di Marx21.it

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un primo resoconto (curato dai compagni del Partito Comunista del Brasile) del 19° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai, svoltosi il 2-3 novembre scorso a San Pietroburgo (ex Leningrado), in occasione del centenario della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre. Si è trattato di un evento di portata storica che ha visto riuniti ben 103 partiti comunisti e operai di tutto il mondo (tra cui i tre principali partiti comunisti italiani, rappresentati al massimo livello).

Abbiamo purtroppo dovuto constatare come un avvenimento di tale portata, dedicato alla Rivoluzione che ha cambiato radicalmente il volto del pianeta, sia stato trattato, dall’apparato mediatico del nostro paese, alla stregua di una kermesse nostalgica da relegare negli spazi dedicati alle note di colore.

Del dibattito svoltosi nell’importante incontro, preceduto da un’ampia relazione del leader comunista russo, Ghennady Zyuganov, nel migliore dei casi è arrivata solo la flebile eco in qualche telegrafico commento persino in testate “di sinistra”, come il sempre prevedibile “il Manifesto”, che, anche in questa occasione, non ci ha risparmiato il solito repertorio di luoghi comuni sui comunisti russi e sul loro “stalinismo”. 

Per questa ragione, riteniamo sia  doveroso da parte nostra offrire ai lettori di questo sito un quadro più esauriente del dibattito sviluppatosi nei due giorni di confronto leningradesi (e che è continuato a Mosca, nel Forum mondiale delle forze di sinistra, alla presenza di 138 delegazioni, tra cui quelle dei più gloriosi movimenti di liberazione nazionale), che si sono conclusi con l’approvazione per acclamazione di un Appello comune (per nulla scontato, viste le differenze che caratterizzano il confronto tra le forze comuniste nei singoli paesi e sul piano globale), proponendo la traduzione dell’ampio resoconto pubblicato nel sito web del Partito Comunista Portoghese e riservandoci di ritornare sull’argomento con altri contributi.

(Marx21.it) 

I Partiti Comunisti e Operai celebrano il centenario della Rivoluzione d’Ottobre

Il 19° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai (IIPCO), che si è tenuto sotto il motto “Il 100° anniversario della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre: gli ideali del movimento comunista, rafforzare la lotta contro le guerre imperialiste, per la pace e il socialismo”, era parte di un più vasto programma di commemorazioni del centenario della Rivoluzione d’Ottobre promosso dal PCFR, che si è svolto a San Pietroburgo e Mosca, dal 2 al 7 novembre. L’incontro internazionale si è simbolicamente svolto nel Palazzo Tavrichesky, nella stessa sala in cui Lenin aveva presentato le Tesi di Aprile e dove furono poste le basi della costituzione dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.

Aperto da Ghennady Zyuganov, presidente del CC del PCFR, l’Incontro Internazionale ha visto la partecipazione di 103 delegazioni di partiti comunisti e operai di tutti i continenti, con il PCP rappresentato da Pedro Guerreiro, membro della Segreteria del Comitato Centrale, e  Ângelo Alves, della Commissione Politica e della Sezione Internazionale. Come tutti gli altri partiti presenti, il PCP ha avuto l’opportunità di pronunciare un breve intervento e di offrire il suo contributo al dibattito.

I partiti partecipanti hanno approvato un Appello in cui, tra gli altri aspetti, si sottolinea l’importanza dell’eredità di Lenin e del Partito Bolscevico come fonte di ispirazione ed esperienza e il significato storico della Rivoluzione d’Ottobre del 1917, che ha dato inizio al superamento rivoluzionario del capitalismo verso il socialismo e il comunismo. La costruzione di una società libera dallo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo, l’edificazione del primo Stato degli operai e dei contadini del mondo, che mirava alla pace, alla giustizia sociale, all’economia al servizio degli interessi di tutto il popolo e all’emancipazione dei lavoratori e dei popoli erano elementi centrali del nuovo Stato sovietico.

Significato universale

Nell’Appello vengono riconosciute anche le conquiste dell’Unione Sovietica che, in uno spazio di tempo storicamente breve, ha raggiunto successi senza precedenti nei campi economico, sociale, culturale, politico, scientifico e tecnologico, ha rappresentato uno stimolo per lo sviluppo del movimento comunista internazionale e per la lotta dei lavoratori nei paesi capitalisti, è diventata garante della pace e ha contribuito in modo decisivo alla vittoria sul nazifascismo e alla conquista  della liberazione nazionale di popoli secolarmente oppressi e colonizzati.

Sottolineando la necessità di approfondire le cause che hanno portato alla sconfitta dell’Unione Sovietica, l’Appello respinge le speculazioni in merito al fatto che i cambiamenti controrivoluzionari avvenuti alla fine del XX secolo annullino il significato storico della Rivoluzione d’Ottobre e delle realizzazioni dell’URSS nella costruzione della nuova società. Al contrario, i partiti comunisti e operai presenti all’Incontro Internazionale hanno voluto evidenziare che, di fronte a un sistema capitalista immerso in una profonda crisi strutturale e alla pericolosa e violenta offensiva di sfruttamento e aggressiva dell’imperialismo, l’attuale realtà afferma il socialismo come necessità di oggi e del futuro.

Azione comune e convergente

Salutando le lotte dei lavoratori e dei popoli che si svolgono in tutto il mondo contro l’offensiva dell’imperialismo e per la sovranità e l’indipendenza nazionali, la pace, il progresso sociale e il socialismo, il 19° IIPCO ha approvato una serie di linee guida per l’azione comune e convergente: l’intensificazione della lotta contro l’anticomunismo e della solidarietà con i comunisti e tutti coloro che affrontano la persecuzione politica, come accade in Ucraina; la diffusione delle opere di Lenin; la commemorazione del 200° anniversario della nascita di Karl Marx e dei 170 anni dalla pubblicazione del Manifesto Comunista; la denuncia della natura sfruttatrice, oppressiva, aggressiva e predatoria del capitalismo e della sua ideologia; il rafforzamento della lotta per i diritti del lavoro, sociali, sindacali e democratici; la difesa dei diritti e delle libertà democratiche, la lotta al razzismo e al fascismo e la celebrazione della vittoria sul nazifascismo e del 75° anniversario della vittoria della Battaglia di Stalingrado; la richiesta della fine del blocco degli USA contro Cuba e dei piani dell’imperialismo contro il popolo cubano; il sostegno al diritto del popolo palestinese ad uno Stato libero, sovrano e indipendente; la solidarietà con tutti i popoli che affrontano l’occupazione, l’intervento, l’ingerenza e il blocco da parte dell’imperialismo, come la Siria e il Venezuela bolivariano; l’ampliamento del fronte antimperialista per rafforzare la lotta per la pace, contro le aggressioni dell’imperialismo, contro la NATO e la sua espansione, contro le armi nucleari e le basi militari straniere, contro il militarismo e la guerra, per il disarmo e la risoluzione pacifica e giusta dei conflitti internazionali basata sui principi del Diritto Internazionale.

Le delegazioni presenti hanno partecipato anche all’ampio programma di celebrazioni dei 100 anni della Rivoluzione d’Ottobre, organizzate dal PCFR a San Pietroburgo, che comprendeva una serata nella Grande Sala dei Concerti “Grande Ottobre”, la visita all’Incrociatore Aurora, ancorato sul fiume Neva, al Palazzo d’Inverno, e anche una visita all’ufficio di Lenin presso il Palazzo Smolny, dove fu annunciata la vittoria della Rivoluzione Socialista d’Ottobre e furono approvati i primi decreti del nuovo potere rivoluzionario: i decreti sulla pace e sulla terra.

Il cammino delle idee dell’Ottobre

Dopo la chiusura del 19° IIPCO le delegazioni dei partiti comunisti e operai si sono spostate a Mosca, dove hanno partecipato insieme ad altre decine di delegazioni di partiti progressisti, di ex movimenti di liberazione nazionale e di sinistra – in totale, 138 delegazioni – al Forum Internazionale delle Forze di Sinistra, con all’ordine del giorno il tema “Ottobre 1917: avanzare verso il socialismo!”, il 6 novembre. In questa dimostrazione di unità attorno agli ideali della Rivoluzione d’Ottobre, sono intervenuti numerosi partiti e organizzazioni, come il Partito Comunista di Cuba, il MPLA, il FRELIMO, la SWAPO, il Partito Socialista Unito del Venezuela, il Partito Comunista del Vietnam, le Federazioni Internazionali della Gioventù Democratica, Sindacale Mondiale, dei Resistenti antifascisti, il Consiglio Mondiale della Pace, tra le altre forze politiche e organizzazioni internazionali.

Questo importante Forum mondiale delle forze progressiste e rivoluzionarie, in qualche misura inedito negli ultimi decenni, ha ricevuto messaggi dai presidenti della Repubblica di Cuba, Raul Castro, della Repubblica Araba di Siria, Bashar Al-Assad, e della Federazione Russa, Vladimir Putin, che aveva anche inviato un breve messaggio al 19° IIPCO.

A Mosca, i partiti comunisti e operai e le altre forze progressiste hanno avuto l’opportunità di rendere omaggio al popolo sovietico e all’Esercito Rosso presso la tomba del milite ignoto, di rendere omaggio a Lenin, davanti al suo mausoleo, e di partecipare ad altre iniziative organizzate dal PCFR, come il grandioso spettacolo sul Centenario della Rivoluzione d’Ottobre, a cui hanno partecipato circa 7.000 persone, e alla manifestazione e al comizio del 7 novembre, che oltre a vedere la partecipazione di diverse decine di migliaia di persone e delle 138 delegazioni presenti, ha contato anche sulla partecipazione di migliaia di militanti di partiti comunisti di tutto il mondo, compreso il PCP.

L’esaltante programma delle celebrazioni comprendeva anche una parata militare che ha ricordato il 7 novembre 1941, data che segna, insieme alla battaglia di Stalingrado, il momento di svolta della Seconda Guerra Mondiale, quando i soldati dell’Esercito Rosso, dopo avere sfilato sulla Piazza Rossa, si diressero direttamente al fronte di battaglia ingaggiando immediatamente il combattimento con le truppe naziste a 30 chilometri da Mosca.