Il 30° Vertice dell’Unione Africana

africanunion flagdi Marx21.it

Il 28 e 29 gennaio si è svolto ad Addis Abeba il 30° Vertice dell’Unione Africana (UA) che ha avuto come tema principale di discussione “la lotta contro la corruzione”.

Il presidente della Commissione dell’UA, il ciadiano Moussa Faki Mahamat ha dichiarato che “la corruzione associata ai flussi finanziari illeciti, priva ogni anno l’Africa di quasi 50 miliardi di dollari” e ha invitato tutti i paesi del continente a condurre con energia “una lotta globale”.

Il Vertice ha affrontato anche le problematiche legate alla riforma di questo organismo panafricano, ma non ha raggiunto un accordo, rinviando la discussione alla prossima sessione che si terrà, nel mese di luglio, a Nouakchot, la capitale della Mauritania.

Sono in particolare Egitto e Sudafrica, due delle principali economie africane, a non concordare con alcune clausole proposte per l’autofinanziamento dell’organizzazione, come quella relativa a una tassa su determinate importazioni.

Riguardo a questo punto che si propone l’ “indipendenza finanziaria dell’UA”, Mahamat ha voluto sottolineare che non si tratta solo di una questione di “razionalità, efficacia ed efficienza”, ma anche di dignità e sovranità nelle decisioni: “Senza l’indipendenza, l’Africa non è nulla, con l’indipendenza può essere tutto”.

Il rappresentante ciadiano ha citato l’esempio del cosiddetto Fondo Per la Pace, destinato a finanziare le missioni dell’UA nei numerosi conflitti armati che scuotono il continente: “Nel 2017, grazie ai contributi dei paesi membri, abbiamo registrato una significativa riduzione dei contributi di paesi stranieri – soprattutto Stati Uniti e Unione Europea –  al 74% dei bilanci programmati. Nel 2018, la quota ricevuta da questi partner si ridurrà ulteriormente, al 59%.” Se questa tendenza dovesse mantenersi, L’Unione Africana potrebbe raggiungere l’autosufficienza nel finanziamento entro il 2020.

Tra gli altri temi dibattuti dai dirigenti dei 55 paesi membri dell’UA, vi sono quelli relativi alla “lotta al terrorismo”, al fenomeno delle migrazioni e le guerre nel continente.

In merito alla illegale occupazione del Sahara Occidentale da parte del Marocco, la relazione del commissario per la pace e la sicurezza dell’UA, l’algerino Smail Chergui, ha chiesto ai capi di Stato di esortare il governo di Rabat ad accettare il ritorno della missione dell’UA a El Aiune, il cui territorio si trova ora sotto il controllo dei marocchini. La missione è capeggiata dall’ex presidente del Mozambico Joaquim Chissano.

Il  Vertice si è concluso con l’elezione alla presidenza annuale dell’UA del capo dello Stato del Ruanda, Paul Kagame, che ha sostituito il guineano Alpha Condé e ha deliberato che la prossima sessione si terrà in Egitto, nel 2019, quando le redini della comunità saranno assunte da Abdel Fattah al-Sissi, qualora venga riconfermato presidente del proprio paese, nelle elezioni previste per la fine di marzo.

Fonte: Avante,pt