di Gianfranco Pagliarulo presidente nazionale Anpi
da https://www.patriaindipendente.it
L’ordine del giorno di Genova: una proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda comunista e la produzione e la vendita di oggetti e simboli che richiami a tale ideologia; in frantumi l’articolo 3 e 21 della Carta, cioè le libertà
Un grottesco sfregio alla Costituzione
Sfatare il reset della politica estera di Biden
di Andrew Korybko
da http://oneworld
Durante la sua prima settimana in carica, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato almeno 44 azioni esecutive, ordini, proclami e memorandum. Si è ricongiunto all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e all'accordo di Parigi sul clima ed ha abrogato il divieto dell'amministrazione Trump sui viaggiatori provenienti da paesi a maggioranza musulmana e africana, tra cui Libia, Somalia, Eritrea, Nigeria, Sudan e Tanzania.
Recensione a Giorgio Borrelli, Ferruccio Rossi-Landi: Semiotica, economia e pratica sociale, Bari, Edizioni del sud, 2020
di Francesco Galofaro
L’ottimo libro di Giorgio Borrelli rilegge un grande semiotico e marxista italiano: Ferruccio Rossi-Landi (1921-1985). La sua opera accostò la tradizione di pensiero inaugurata dal filosofo di Treviri con la filosofia del linguaggio di Wittgenstein e con la semiotica nascente, prendendo a prestito, in particolare, il pragmatismo di Charles Morris. Il principale ambito delle ricerche di Rossi-Landi consiste nell’essersi fatto carico dello studio dei sistemi di segni in relazione ai modi di produzione e alle ideologie: senza il primo non è possibile rendere conto fino in fondo di come avvenga la riproduzione della società. Nella teoria marxista vi è una sorta di “casa vuota”, tra struttura economica e sovrastruttura culturale. Si tratta di una lacuna, senz’altro, ma anche, secondo Dileep Edara (2016), della “lettera rubata” che mette in moto il meccanismo dell’indagine marxista. Questa lacuna è colmata, secondo Rossi-Landi, dalla lingua.
Sentiment analysis: il vaccino russo Sputnik V
di Francesco Galofaro e Marco Pondrelli
Ci occupiamo oggi del dibattito sul vaccino russo Sputnik V. È sempre più chiaro infatti il fallimento della strategia europea e italiana per le vaccinazioni, sempre che di “strategia” si possa parlare. Essa sia basa su un misto di mercato, competizione nell’accaparrarsi le dosi e preclusione ideologica verso i “nemici dell’occidente”, ovvero Russia e Cina. Così, mentre alcuni Paesi hanno già vaccinato la totalità della popolazione o ci sono vicini, l’Italia arranca: in certe regioni si stanno vaccinando i prof, altre arrancano ancora nel coprire la fascia degli ottantenni.
La Cina contemporanea, erede principale dell’Ottobre Rosso e del bolscevismo
da https://www.cumpanis.netl
di Daniele Burgio, Massimo Leoni e Roberto Sidoli
Quale tipo di eredità politica lascia e proietta fino ai nostri giorni l’epocale rivoluzione bolscevica del 1917, l’eroico “assalto al cielo” condotto con successo un secolo fa dagli operai e contadini dell’ex impero zarista, diretti dal partito di Lenin?
L’aggressione ai diritti dei lavoratori e la questione sindacale: un confronto Italia-Francia
da https://ottobre.info
Dopo il crollo del campo socialista e la fine della guerra fredda che aveva, in una pur minima misura, tenuto a bada gli appetiti più voraci dei capitalisti nei confronti dei diritti lavoratori, dall’inizio degli anni ’90 in poi è ricominciato a spron battutto l’attacco sistematico alle condizioni di vita della classe lavoratrice. Da quel torno di tempo in avanti misure di compressione salariale, privatizzazioni, sconti alle imprese, delocalizzazioni e precarizzazione del mercato del lavoro costituirono le armi principali con le quali la borghesia italiana tentò di frenare la caduta dei profitti. Sarebbe superfluo elencare le menzogne manifeste e smentire le banalità con le quali la classe dominante ha tentato di imbellettare e giustificare tutti questi processi (dalla ricerca della produttività perduta, ai fantastici vantaggi dell’ultra flessibilità lavorativa), pertanto ci focalizzeremo su uno degli aspetti più gravi dell’aggressione generale a danno dei lavoratori compiuta negli ultimi decenni: l’istituzione crescente di forme di lavoro precario. In aggiunta proveremo a delineare alcuni temi importanti come la questione sindacale confrontondo la situazione del nostro paese con le esperienze di paesi vicini come la Francia.
Biden vuole ripristinare la NATO. Macron sta cercando di andare oltre
pubblichiamo come contributo alla discussione questo interessante, anche se non del tutto condivisibile, articolo. Il confronto fra Trump e Macron prima e quello fra Biden e Macron ora prefigura una contraddizione interimperialistica fra Europa (o sarebbe più corretto Francia) e Stati Uniti? Un contributo interessante che merita di essere approfondito
di Kevin Baron
da https://www.defenseone.com
Non perdere l'occasione
riceviamo e pubblichiamo
di Aginform
La rottura del pensiero unico attorno a Draghi operata dal Fatto quotidiano, dai deputati e senatori 5 stelle che hanno votato NO al nuovo governo e dalla posizione presa da Sinistra italiana rafforza il movimento unitario contro il liberismo e l'atlantismo.
‘Il capitale disumano’. Ritratto di un tecnocrate, dal faceto al serio
riceviamo e pubblichiamo
di Alba Vastano
da http://www.blog-lavoroesalute.org
Via Conte. Habemus Mario Draghi al governo. I suoi ormai fedelissimi estimatori dal centro destra al centrosinistra sostengono che, da super esperto qual è, sia l’uomo che saprà risolvere in breve i tanti guai derivanti da anni di crisi dovuta all’incompetenza dei governanti precedenti. Sono in molti, infatti, nelle fila dei partiti parlamentari, a fidarsi delle competenze di alto spessore del banchiere dell’Ue. Tranne una piccola frangia di occasionali dissidenti, tutte le forze parlamentari sono entrate a far parte del bacino delle larghe intese, realizzando un’anomalia governativa che fino a ieri sembrava impossibile. Ebbene, grazie alla nuova accozzaglia politica di centro destra e centrosinistra, i fini matematici, con l’occasione, sono riusciti a superare l’impossibile fino ad oggi: sommare le pere con le mele.
La lotta per vaccini nel contesto economico e geopolitico odierno. Contro i profitti sulla pandemia
di Lorenzo Battisti
Fin dall'inizio questa pandemia è stata anche (e sopratutto) una questione economica e geopolitica (almeno nel mondo occidentale). Lo si è visto quando i paesi colpiti erano solo due, Italia e Cina (inizio e fine della nuova Via della Seta), trattati come appestati e condannati all'isolamento commerciale internazionale: gli altri paesi vedevano nella diffusione del virus a questi paesi un modo per rubare loro clienti sui mercati internazionali. Inoltre era un modo per bloccare il piano cinese OBOR che permetteva a questo paese di uscire dal nascente blocco americano (il Pivot to Asia di Obama). In sostanza, nessuna cooperazione o solidarietà, ma competizione.
Non c’è crisi per l’Italia militare nella Nato
di Manlio Dinucci
da il manifesto 23 febbraio 2021
Mentre l’Italia è paralizzata dalla «crisi economica che la pandemia ha scatenato» (come la definisce Draghi nel discorso programmatico), c’è un settore che non ne risente ma anzi è in pieno sviluppo: quello militare nella Nato.
Ucraina, "Situazione speciale"
di Aleksey Zotiev
da https://www.resumenlatinoamericano.org
La storia non insegna, ma punisce per non conoscere le sue lezioni. Non sono sicuro che l'eminente storico russo Vasily Osipovich Klyuchevsky si riferisse all'Ucraina quando pronunciò quell'idea, ma qualcosa mi dice che nel prossimo futuro l'Ucraina dovrà pagare un caro prezzo per le lezioni della storia che ha da tempo dimenticato.
La pedagogia econometrica, ovvero come crescere una generazione di balilla neoliberali
di Emanuele Dell’Atti
da https://socialismodelsecoloxxi
Anche se la notizia del prolungamento dell’anno scolastico non è ufficiale, il dibattito che ha scatenato è reale, come reale è la retorica che lo sottende. Una retorica intrisa di luoghi comuni e veicolata da una radicata ideologia che considera la scuola – e in generale tutto ciò che non produce profitti ma è solo una voce di spesa nei bilanci – non una risorsa da potenziare, ma un problema da risolvere. Ma, al netto del dibattito corrente, per inquadrare tutto quel che appare come un fenomeno episodico o una sortita dell’ultima ora, occorre guardare a quanto sta accadendo al mondo della scuola da almeno vent’anni. Ci si accorgerà che, ogniqualvolta si parli di politiche scolastiche come “esigenza prioritaria” del paese, c'è sempre da temere: sotto, infatti, non c'è mai uno spirito di rilancio autentico e disinteressato della scuola come “tempio della formazione” e una riqualificazione dei docenti come vettori di “saperi infunzionali”, ma sempre interessi ed esigenze di altra natura.
Biden, Venezuela e America Latina
di Marco Teruggi
da https://www.pagina12.com
Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it
Pubblichiamo come contributo alla discussione sulle prospettive della politica estera statunitense
Perché Israele si unisce alla "NATO araba" del Pentagono
di Jonathan Cook
da https://www.middleeasteye.net
traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
L'inclusione di Israele nel Centcom danneggerà ulteriormente la causa palestinese, creerà un cuneo tra gli stati arabi e aumenterà il fuoco sull'Iran
Continente Euroasiatico. Tra nuova guerra fredda e prospettive di integrazione. Marco Pondrelli
di Giambattista Cadoppi
Il libro di Marco Pondrelli direttore di Marx 21 è uno di quei testi pieni di spunti che servono come base per sistematizzare il nostro pensiero. Per questo lo considero la base fondamentale da cui far partire una serie di spunti personali.
Il PCFR invita a partecipare alle manifestazioni del 23 febbraio (appello e video)
da https://kprf.ru
Traduzione di Marx21.it
Il 23 febbraio, il Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa e il quartier generale panrusso del movimento di protesta organizzano un'azione di lotta in tutta la Russia.
Raduni e manifestazioni del Partito Comunista si terranno in tutte le principali città del Paese. Sono programmati in coincidenza con il giorno dell'esercito e della marina sovietica, ma riguardano una vasta gamma di questioni: la protezione della sicurezza nazionale e il superamento della crisi economica, una politica sociale fondamentalmente nuova e un programma alternativo per lo sviluppo del paese proposto dal Partito Comunista della Federazione Russa.
Sentiment analysis: i ministri del governo Draghi
di Francesco Galofaro e Marco Pondrelli
Le vicende che hanno portato alla formazione e alla fiducia del governo Draghi hanno imperversato nelle cronache della scorsa settimana. Il nuovo governo ha la fiducia delle camere, ma ha quella del Paese? Secondo la nostra analisi dei tweet (che non sono ovviamente rappresentativi della totalità dell’opinione pubblica) si direbbe proprio di no. Non si tratta del nuovo presidente del consiglio, la cui luna di miele con gli italiani è appena iniziata; si tratta della squadra di governo che si è scelto, e che ha già dato spettacoli di scarsa tenuta prima ancora di presentarsi alle camere. Il grafo in figura 1 mostra molto chiaramente come, al netto di un buon 42,4% di twittatori che sta a vedere quel che i nuovi ministri combineranno, solo il 23% percento dei messaggini è fiducioso o possibilista, e nessuno è davvero entusiasta (ovvero, in termini tecnici, ha una polarità compresa tra 0,7 e 1). I tweet critici, scettici o nettamente ostili prevalgono (34,3%).
Il generale in pensione dell'FSB russo, Alexander Mikhailov, ha indicato che tipo di assistenza la Russia deve fornire al Donbass
di Enrico Vigna
Il generale in pensione dell'FSB (Servizio di Sicurezza Federale)Alexander Mikhailov , è un stimato e molto attento esperto di questioni militari, con una carriera ai massimi vertici dello Stato russo: ex ufficiale delle Forze speciali "Alpha" del KGB dell'URSS, poi FSB della Federazione Russa; Capo del secondo dipartimento della direzione "A" del Centro delle forze speciali dell'FSB dal 2001-2004, partecipante alle guerre afgana, prima e seconda cecena; parte di spicco nelle operazioni di rilascio di ostaggi in Sukhumi, Budenovsk e Dubrovka.
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