Sciopero generale del 14 novembre. La posizione comune dei partiti comunisti portoghese e spagnolo

da www.pce.es | Traduzione dallo spagnolo a cura di Marx21.it

huelga generalNel momento segnato da una grave situazione per i lavoratori e i popoli di Portogallo e Spagna, che devono affrontare una violenta offensiva contro i loro diritti lavorativi e le loro conquiste sociali e democratiche, il Partito Comunista Portoghese (PCP) e il Partito Comunista di Spagna (PCE) ritengono che la crisi in Portogallo e Spagna, con caratteristiche specifiche in ogni paese, riflette l’approfondimento della crisi del capitalismo e della sua espressione nell’Unione Europea, a cui il grande capitale tenta di rispondere con un’offensiva che configura un grave regresso di civiltà. Le politiche seguite, sia in Portogallo che in Spagna, avanzano con la brutale spirale di austerità, intensificazione dello sfruttamento, disoccupazione, bassi salari e precarietà, impoverimento, con la messa in discussione di diritti, condizioni e servizi essenziali per la necessaria prestazione di assistenza sanitaria, di educazione e di sicurezza sociale, che stanno creando situazioni di autentica catastrofe sociale.

Politiche che in Portogallo e Spagna servono solo gli interessi dei grandi gruppi economici, del grande capitale finanziario, delle grandi potenze imperialiste e dell’Unione Europea – sempre più guidata dal direttorio delle potenze comandato dalla Germania –, fondamentalmente gli interessi di coloro che sono responsabili della crisi e che con essa continuano ad accumulare ricchezza, a costo dello sfruttamento, della disoccupazione, dell’impoverimento e della distruzione dell’indipendenza degli Stati.

Il PCP e il PCE, nel ribadire che questa situazione esige un’autentica rottura con tali politiche – per rendere possibili alternative di progresso sociale, di sviluppo economico, di cooperazione e di pace – sottolineano e valorizzano il ruolo fondamentale della lotta di massa e, in particolare, della lotta dei lavoratori e del movimento sindacale di classe per realizzarla: una rottura che non non è compatibile con le manovre di una socialdemocrazia profondamente compromessa con il grande capitale.

Il PCP e il PCE riaffermano che la rottura con l’attuale corso disastroso passa attraverso al rifiuto del cosiddetto “accordo di bilancio”; attraverso la fine dei “memorandum di intesa”, autentici patti di aggressione contro i lavoratori e i popoli; attraverso il rifiuto delle cosiddette “riforme strutturali” di matrice antisociale e neo-liberale; attraverso misure che valorizzino il lavoro e i lavoratori e che assicurino i diritti e le condizioni di vita dei popoli; attraverso la tassazione effettiva del grande capitale e della speculazione finanziaria; attraverso misure che garantiscano il controllo pubblico effettivo delle banche e dei settori strategici dell’economia e che promuovano il progresso sociale come fattore essenziale per lo sviluppo economico; attraverso misure che salvaguardino la democrazia, la sovranità e un quadro di cooperazione in Europa.

Il PCP e il PCE esprimono la loro solidarietà con i lavoratori e i popoli di Portogallo e Spagna che, come in altri paesi d’Europa, lottano contro la brutale aggressione a cui sono sottoposti, con l’organizzazione di poderose giornate di lotta in difesa dei loro diritti e condizioni di vita e della democrazia, contro le politiche di destra applicate in entrambi i paesi e le imposizioni e politiche neo-liberali dell’Unione Europea e del suo direttorio delle grandi potenze.

Il PCP e il PCE salutano la realizzazione degli scioperi generali che, a partire dalla grave realtà e dalle condizioni specifiche di ciascun paese, sono stati convocati in Spagna e Portogallo per il 14 novembre.

Esistono alternative! Sul sentiero della lotta dei lavoratori e dei popoli d’Europa. Sulla strada della sconfitta delle politiche di austerità e di abdicazione nazionale dei patti di aggressione. Sulla via della rottura con le politiche antisociali e antidemocratiche, per l’affermazione dei diritti dei popoli. Sulla via delle conquiste e trasformazioni di carattere anti-capitalista e anti-monopolista, verso la costruzione del socialismo. Sulla via della solidarietà internazionalista. Un’altra Europa dei lavoratori e dei popoli è necessaria e possibile.

Partito Comunista Portoghese
Partito Comunista di Spagna

12 novembre 2012