Attentato a Simonenko, Segretario generale del PC di Ucraina

Dichiarazione del segretario nazionale del PdCI, Cesare Procaccini

simonenko bandiera pcuMilano, 16 maggio 2014

Il segretario generale del Partito comunista di Ucraina, Petro Simonenko, è stata vittima poche ore fa di un attentato fascista mentre usciva da una entrata secondaria della sede televisiva dove aveva attaccato le elezioni presidenziali farsa gestite dalla giunta golpista al potere a Kiev, che nei giorni scorsi ha avviato le procedure giudiziarie per la messa fuorilegge del PCU e mentre è in corso l’occupazione militare di una parte del Paese. Tali circostanze hanno indotto lo stesso Simonenko ad annunciare stasera il ritiro della sua candidatura dalla competizione elettorale. 

Il compagno Simonenko è uscito vivo dall’attentato, compiuto mentre era in auto con altre persone: auto che è stato bloccata da una trentina di squadristi che hanno tentato di incendiarla e di bruciare vive le persone che erano all’interno. Poche ore dopo Simonenko si è rivolto per radio alla popolazione del Paese.

Abbiamo appreso in tempo reale, direttamente dall’Ucraina, le informazioni di cui diamo conto, pochi minuti dopo la conclusione di una affollatissima iniziativa (oltre 260 persone) svoltasi nel pomeriggio di oggi, venerdì 17 maggio, a Milano, nella sala delle Stelline, su iniziativa del PdCI milanese, presieduta dal segretario della federazione Vladimiro Merlin, e con la partecipazione del segretario nazionale del PdCI Cesare Procaccini, del giornalista Giulietto Chiesa, e di Fausto Sorini, responsabile esteri del partito, con la partecipazione in diretta Skype su grande schermo del compagno Sergei Gordienko, deputato e dirigente nazionale del PC di Ucraina, intervistato dal compagno Stojan Spetic, dirigente nazionale del PdCI, che ha gestito la traduzione simultanea dal russo e le numerose domande venute dal pubblico. 

Proprio da Gordienko abbiamo appreso per telefono, pochi minuti dopo la fine dell’iniziativa, dell’attentato contro Simonenko.

Appena appresa la notizia, in tempo reale, il segretario dei comunisti italiani, Cesare Procaccini, ha dichiarato:

“Apprendiamo con sgomento e indignazione la notizia del gravissimo attentato al compagno Simonenko, pochi minuti dopo la conclusione di una iniziativa di solidarietà con l’Ucraina antifascista e coi comunisti di quel Paese promossa a Milano dal nostro partito. Essa ci da la misura del punto a cui è giunta in quel Paese la minaccia neo-nazista nel cuore dell’Europa, e del sostegno euro-atlantico di cui essa si avvale, e che rappresenta una grave minaccia alla pace in Europa e nel mondo intero. Esprimiamo al compagno Simonenko, ai comunisti e agli antifascisti ucraini tutta la nostra solidarietà militante, che intendiamo moltiplicare fin dalle prossime ore, a partire dal sit in che si svolgerà domani (sabato) nei pressi dell’Ambasciata ucraina a Roma. La lotta dei nostri compagni in Ucraina contro il fascismo e contro i pericoli di guerra è anche la nostra, e un legame indistruttibile ci unisce”.