Repubblica Ceca: i comunisti mantengono le loro promesse

kscm logoda www.solidnet.org | Traduzione di Marx21.it

Comunicato della 18° sessione del Comitato Esecutivo del Partito Comunista di Boemia e Moravia

I negoziati che hanno seguito le elezioni legislative anticipate tra il movimento ANO 2011 [movimento populista e ultra-liberale diretto da Andej Babis, uno degli uomini più ricchi della Repubblica Ceca, ndt] e i socialdemocratici che potrebbero condurre a una coalizione di tre partiti (con la partecipazione dei cristiano-democratici), sono rivelatori della decisione discutibile dei socialdemocratici di aver intavolato un tale tipo di trattative. Tra l’altro, si constatano forti divergenze nei programmi dei due partiti: in particolare sulla questione delle tasse, della restituzione dei beni della Chiesa, del secondo pilastro della riforma delle pensioni (la capitalizzazione) che si dovrebbe cancellare, e dell’attuazione obbligatoria dei registri bancari a fini fiscali.


E’ chiara la tendenza a ritrattare le promesse fatte prima delle elezioni. In particolare da parte dei socialdemocratici. Non insistono più sul superamento o il rinvio della Legge sulla restituzione dei beni della Chiesa; non sono in grado di agire davanti alla forte lobby padronale rappresentata da Andrej Babis e dal suo movimento ANO 2011 come pure non sono capaci di imporre un’imposta progressiva o una tassazione più alta per le grandi compagnie.

Per quanto riguarda la restituzione dei beni della Chiesa, i socialdemocratici adottano una posizione negativa riguardo all’idea di un referendum su tale questione; accettano il fatto che qualsiasi revisione non dipenda che da negoziati con la Chiesa, rifiutando l’idea che a sostenerla sia invece la presa di posizione decisiva dei cittadini sulla questione. I Cristiano-democratici sono sostanzialmente contro una revisione; ANO 2011 resta nel vago, non impegnandosi.

Tutte le promesse fondamentali sono così sul punto di essere sacrificate sull’altare del possibile accordo di coalizione. E si sta facendo di tutto per mettere da parte le questioni essenziali che stanno sul tappeto, lasciando che passino nel dimenticatoio.

Operando in questo modo, i socialdemocratici lanciano una sfida agli altri partiti parlamentari, mentre il loro obiettivo dovrebbe essere quello di rispondere alle aspettative della maggior parte degli elettori, che vogliono che sia messa fine al vecchio modo di governare. La promessa fatta all’elettorato dovrebbe essere più importante di qualsiasi accordo politico finalizzato alla conquista di posizioni di potere.

Il Partito Comunista di Boemia e Moravia è pronto a mettere sul tavolo questioni come la revisione della Legge sulla restituzione dei Beni della Chiesa, il varo di una tassazione sulle persone fisiche e morali, e l’annullamento del secondo pilastro della capitalizzazione della riforma delle pensioni. Noi abbiamo lanciato una proposta per ritardare l’entrata in vigore del nuovo Codice Civile e chiederemo conto del patrimonio non solo dei politici, ma anche di tutti i cittadini che ne dispongano di uno di una certa rilevanza.

Vogliamo realizzare i cambiamenti che tutti si aspettano con la volontà politica e il rispetto delle promesse che abbiamo fatto ai nostri elettori.